domenica 25 ottobre 2020

Icone della Valdorcia

Questa è stata una di quelle giornate dove volevo andare a fare un giro in MTB, ma mi sarebbe piaciuto troavare un perchè, un leit motiv alla mia uscita.

Allora ho ritrovato una cartolina con le immagini "classiche" di San Quirico e quindi mi sono detto: "potrei fare un giro dove trovarle tutte!" allora ho preparato il mio tracciato sul Garmin, cercando poi anche di passare per altre icone della Valdorcia.

Putroppo visto il poco tempo a disposizione sono partito armato solo di Gopro e cellulare (magari la prossima volta mi porto anche il drone e la macchina fotografica) alla ricerca delle icone.

Si porspettava un giro pieno di saliscendi, anche con tratti abbastanza impegnativi, quindi via e subito a San Quirico mi sono fermato per la Collegiata e il podere Belvedere.

 


 

 

 

 

Da lì giù per un single track che mi ha portato a Vitaleta, non prima di aver fatto un salita di 500mt con media al 10%.

Da lì sono andato su a Pienza per fotografare un panorama della Valdorcia e giù lungo la strada del film "Il Gladiatore".

Un breve tratto lungo il fiume che dà il nome alla valle, l'Orcia, 


e su verso Bagno Vignoni e la sua piscina e poi ancora su lungo la salita impegnativa che porta a Vignoni Alto.


 

Ma non poteva mancare l'icona classica, quella che tutti fotografano quando vengono da queste parti, i cipressi, allora tornato a San Quirico giù fino ai cipressi.


 

Un tracciato fatto in MTB ma che può essere anche per gravel, cosa che farò la prossima volta, magari anche aggiungendo qualche altra immagine.

Un giro da rifare in ogni stagione con i suoi colori particolari.

Qui la traccia del giro e di seguito il video di quest'impresa.



lunedì 12 ottobre 2020

Nella riserva naturale di Pietraporciana e non solo

 E' da un pò che sono assente dal blog 😔

i Cavalieri hanno fatto un bel pò di avventure, anche oltre la propria regione, ma solo ora posso riniziare a raccontarvi una nuova avventura.

Erano i primi del mese di Ottobre dell'anno domini 2020 un gruppo esiguo di Cavalieri, anche  provenienti da Arezzo partirono per liberare il borgo di Castelluccio sul Trinoro.

Per prendere di sorpresa gli avversari scelsero, in sella ai loro "cavalli ciclati", la strada più impervia, una salita ripida (sempre 13% fino ad un massimo di 17%), ma questo gli aiutò a prendere di sorpresa il nemico e liberare il piccolo borgo.

Compiuta l'impresa proseguirono nel cuore della riserva naturale di Pietraporciana dove si fermarono per un pasto frugale ma con un panorama bellissimo


Da lì i nostri eroi ripartirono per una lunga discesa fino alla Foce.

Estasiati dal posto ripartirono alla ricerca di nuovi luoghi da vedere e quindi, prendendo una stradina sterrata, arrivarono ai piedi di Monticchiello dove in lontananza potavano anche vedere Pienza.


 




Ma l'ora si era fatta tarda per cui era giunto il momento di dirigersi verso i "propri carri motorizzati".

Da Monticchiello scesero per una via, prima battuta, poi sempre più impervia passando in mezzo ai rovi che avevano preso il posto del sentiero, ma i Cavalieri non si persero d'animo e riuscirono ad uscire da quella selva, da lì in poi un'agile sentiero lì riporto al punto di partenza dove si salutarono e si diedero appuntamento alla prossima avventura.

Qui il video dell'impresa